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Sicurezza Aerea e Droni: Le Novità dal Rapporto EASA 2024

Sicurezza Aerea e Droni: Le Novità dal Rapporto EASA 2024

Solo qualche giorno fa, l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) ha pubblicato la sua Relazione Annuale sulla Sicurezza 2024, che illustra un’analisi approfondita delle performance relative alla sicurezza del sistema di aviazione europeo per l’anno 2023. Consultabile liberamente online sul sito ufficiale EASA, il rapporto si avvale delle valutazioni effettuate dall’Agenzia, insieme alle varie autorità nazionali di aviazione (NAA) e agli attori del settore, per sostenere il processo di gestione del rischio per la sicurezza (SRM), fondamentale per guidare le decisioni riflesse nel Piano Europeo per la Sicurezza Aerea (EPAS).

Un Anno di Successi per l’Aviazione Europea

Il 2023 ha segnato un importante traguardo nel settore del traffico aereo, con i numeri che hanno raggiunto il 95% dei livelli pre-pandemia del 2019. Gli aeroporti europei hanno accolto 2,3 miliardi di passeggeri, registrando un incremento del traffico passeggeri del 19% rispetto all’anno precedente. Nonostante l’aumento di mezzi e persone coinvolte, non si è verificato un aumento di incidenti mortali. Infatti, il numero di questi incidenti, attestatosi intorno ai 10 all’anno nel triennio 2020-2022, è sceso fino a solo due unità nel 2023. Le vittime, 77 nel 2023, sono di numero inferiore rispetto all’anno precedente e il secondo più basso della decade, avvicinandosi al record minimo di 66 vittime del 2017.

Nel 2023, l’Europa ha registrato 7,3 milioni di voli sicuri senza incidenti mortali che coinvolgessero operatori europei, sia per aeroplani complessi che non complessi, un risultato che testimonia l’impegno costante dell’intero settore nel prioritizzare la sicurezza. Questa panoramica evidenzia non solo gli sforzi compiuti per mantenere e migliorare la sicurezza aerea, ma sottolinea anche l’importanza di un approccio proattivo e di collaborazione tra gli enti di regolamentazione, le autorità nazionali e gli operatori del settore per ridurre al minimo i rischi e garantire il continuo progresso nella sicurezza del trasporto aereo.

Incidenti UAS nel 2023: Una Nuova Frontiera nella Sicurezza Aerea

Una novità rilevante dell’edizione 2024 del rapporto EASA è la comparsa, per la prima volta, di un capitolo dedicato alla valutazione della sicurezza dei sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (UAS). La classificazione attuale non consente ancora analisi dettagliate, ma i dati chiave offrono un punto di riferimento iniziale per confronti nei prossimi anni.

Durante l’anno, si sono verificati episodi critici associati alle operazioni con UAS negli Stati Membri, inclusi 1 decesso e 1 ferimento grave, entrambi collegati all’uso di modelli di aeromobili all’interno di club e associazioni dedicati. Inoltre, si sono registrate 2 gravi situazioni di quasi-collisione in volo tra UAS e aeromobili con equipaggio. In totale, si sono contati 12 tra incidenti e gravi inconvenienti: uno di questi con esito mortale, 9 incidenti non mortali e 2 episodi rilevanti. Sorprendentemente, nel 66% dei casi documentati, non si sono registrate conseguenze per persone a terra o in volo.

Nel 2023, sono stati segnalati due incidenti significativi determinati da droni che hanno coinvolto l’aviazione con equipaggio. Questi incidenti riguardano situazioni di avvicinamento pericoloso (Airprox) tra UAS e aeromobili di grandi dimensioni durante le operazioni di avvicinamento e partenza da un aerodromo. Gli aeromobili coinvolti sono stati un Bombardier BD500 e un Airbus A320, ma non sono state fornite specifiche circa le dimensioni degli UAS coinvolti in questi episodi.

Gli episodi sono stati valutati con punti ERCS elevati (European Risk Classification Scheme), sollevando significative preoccupazioni per la sicurezza. Questi incidenti sottolineano l’importanza cruciale di gestire e mitigare i rischi associati alla condivisione dello spazio aereo tra aeromobili a pilotaggio remoto e quelli con equipaggio, specialmente nelle vicinanze degli aerodromi dove il traffico è più intenso e le procedure di volo sono più delicate.

Bilancio e Prospettive Future

EASA sottolinea che l’attuale processo normativo e burocratico limita l’analisi dei dati sui droni. La legislazione europea limita l’obbligo di segnalazione degli incidenti, a meno che l’evento non abbia causato lesioni gravi o mortali o abbia coinvolto aeromobili con equipaggio, solo agli UAS che richiedono un certificato o una dichiarazione. Questo implica che il numero di eventi riguardanti la sicurezza aerea nel settore droni potrebbe essere più elevato di quello riportato, ma l’attuale procedura non favorisce la raccolta di queste informazioni. Inoltre, in termini di qualità dei dati, non è immediato risalire alla categoria operativa (Open, Specifici o Certified) in cui volavano gli UAS coinvolti negli incidenti.

Insomma, c’è ancora molto da lavorare per comprendere meglio la situazione, ma il fatto che ora esista un capitolo specifico dedicato agli UAS all’interno del report EASA sullo stato della sicurezza aerea è senza dubbio una notizia positiva. Questo rappresenta un passo avanti decisivo nella comprensione e nella gestione dei rischi associati alle operazioni con droni, fornendo una base solida per ulteriori miglioramenti nel settore della sicurezza aerea.

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Guerra ai droni ostili: l’Esercito Italiano sperimenta nuove armi tecnologiche a Sabaudia

Guerra ai droni ostili: l'Esercito Italiano sperimenta nuove armi tecnologiche a Sabaudia

Si è da poco conclusa l’esercitazione “Prometeo VIII” presso le aree addestrative del Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia (LT), segnando un importante passo avanti nel contrasto dei droni ostili, sia in ambito civile che militare.

Obiettivi e Partecipanti

Organizzato dal Centro di Eccellenza Counter Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto (C-M/M APR), l’evento ha visto la partecipazione di numerosi operatori e specialisti del settore. Il principale obiettivo dell’esercitazione è stato l’addestramento avanzato degli operatori anti-drone e la sperimentazione di nuovi sistemi tecnologici all’avanguardia.

Tecnologie Innovative

Sotto la guida del Colonnello Alessio Gronchi, il Centro di Eccellenza ha condotto due settimane di intensi concept development e trials. Durante questo periodo, sono stati testati sensori di ultima generazione e sistemi di contrasto elettromagnetici ad alta efficienza. Le tecnologie sperimentate sono state sviluppate in collaborazione con il comparto industriale nazionale e partner internazionali, mirando a migliorare continuamente le capacità operative contro i droni.

Importanza dell’Addestramento

L’esercitazione “Prometeo VIII” ha rappresentato un momento cruciale per gli operatori del segmento Contro UAS, permettendo loro di acquisire competenze avanzate nell’utilizzo di strumentazioni tecnologiche innovative. Questo tipo di addestramento è essenziale per mantenere e rafforzare le capacità delle forze armate italiane di fronteggiare le nuove minacce rappresentate dai droni, sempre più sofisticati e utilizzati anche in contesti di conflitto.

Leadership del Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia

Con “Prometeo VIII”, il Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia ha riaffermato il proprio ruolo di avanguardia nella difesa contro i droni, consolidandosi come punto di riferimento nel settore. La continua evoluzione delle tecniche e delle tecnologie anti-drone rimane una priorità strategica per garantire la sicurezza e l’efficacia operativa delle forze armate italiane.

Futuro delle Tecnologie Anti-Drone

L’esercitazione non solo ha evidenziato i progressi tecnologici raggiunti, ma ha anche posto le basi per futuri sviluppi nel campo della difesa contro i droni. L’innovazione costante e la collaborazione tra enti militari, industria e ricerca accademica continueranno a essere cruciali per affrontare le sfide future e mantenere un margine competitivo nella guerra contro i droni ostili.

In conclusione, “Prometeo VIII” rappresenta un passo significativo verso il potenziamento delle capacità di difesa italiana e la protezione delle infrastrutture critiche contro le minacce aeree emergenti.

 

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DJI rivoluziona le eBike: scopri il nuovo Avinox Drive System

DJI rivoluziona le eBike: scopri il nuovo Avinox Drive System

DJI, il colosso cinese noto per i suoi droni e le tecnologie fotografiche all’avanguardia, ha svelato oggi il suo ultimo capolavoro: Avinox Drive System. Questo sistema di propulsione rivoluzionario promette di ridefinire l’esperienza delle mountain bike elettriche. Presentato in anteprima a Eurobike 2024, Avinox rappresenta un audace passo di DJI nel mondo delle due ruote, portando la sua esperienza nel campo delle batterie e dei motori al servizio dei ciclisti più esigenti.

 Motore potente e leggero
Il cuore pulsante di Avinox è un motore leggero di soli 2,52 kg ma sorprendentemente potente, capace di erogare una coppia di 105 N·m. Un vero e proprio concentrato di energia che permette di affrontare anche i terreni più impervi. L’innovativo cambio al mozzo planetario, con ingranaggi in polimero ad alte prestazioni, garantisce un perfetto equilibrio tra dimensioni, peso e potenza, offrendo al contempo una pedalata silenziosa e fluida.

Controllo avanzato e personalizzabile

Il display di controllo OLED a colori da 2 pollici è il centro nevralgico del sistema Avinox. Tramite l’app Avinox, i ciclisti possono accedere a una vasta gamma di funzioni: dalla protezione antifurto alla registrazione dei dati di guida, dalla regolazione dei parametri di assistenza al monitoraggio dello stato della bici in tempo reale. Due unità di controllo remoto Bluetooth offrono un controllo intuitivo e senza fili.

Intelligenza al servizio del ciclista

Avinox è dotato dell’algoritmo DJI Smart-Assist, un sistema intelligente che sfrutta molteplici sensori per regolare automaticamente il livello di assistenza in base allo sforzo del ciclista. Quattro modalità di pedalata assistita (Auto, Eco, Trail e Turbo) e una modalità Boost per gli sprint più impegnativi offrono un’esperienza di guida personalizzabile e versatile. L’app Avinox permette di regolare ulteriormente i parametri di assistenza, adattando la bici al proprio stile di guida.

Autonomia e ricarica rapida

L’autonomia non è un problema grazie alle due opzioni di batteria, da 600 Wh e 800 Wh, leggere e ad alta densità energetica. La tecnologia di ricarica rapida GaN permette di ricaricare la batteria da 800 Wh dallo 0% al 75% in appena 1,5 ore, garantendo lunghe giornate in sella senza preoccupazioni.

Monitoraggio completo dei dati

Tramite il display di controllo o l’app Avinox, i rider possono controllare moltissimi dati come velocità, autonomia, cadenza, potenza, coppia, pendenza, altitudine, calorie bruciate, tempi di pedalata, battito cardiaco e tanto altro. Questi dati sono anche sincronizzabili con app di terze parti come Strava, per condividerli con gli amici e con la community eMTB.

Amflow PL: la nuova e-MTB di DJI

In contemporanea con il lancio di Avinox, è stata presentata Amflow PL, la prima mountain bike elettrica all-around equipaggiata con il sistema DJI Avinox. Ha una geometria dal design innovativo, che offre un perfetto bilanciamento in termini di leggerezza e iperagilità, permettendo ai rider di affrontare con facilità i tratti più sconnessi e i percorsi più tecnici. Grazie alla struttura di collegamento a quattro barre, Amflow PL riduce significativamente il contraccolpo ai pedali, migliorando l’efficienza dei movimenti.

Prestazioni superiori

Leggera e potente, Amflow PL offre prestazioni superiori rispetto alle tradizionali e-bike full-power. Il motore integrato DJI Avinox, frutto delle tecnologie innovative di DJI, eroga una potenza di picco di 850 W (potenza nominale di 250 W) in un telaio ultraleggero di soli 19,2 kg. Amflow PL con DJI Avinox promette di rivoluzionare il mondo delle e-bike, offrendo un mix senza precedenti di potenza, autonomia e prestazioni.

Modalità di assistenza avanzate

Oltre alle modalità di assistenza più comuni, DJI Avinox Drive System vanta anche la speciale modalità Auto, in grado di adattare il livello di assistenza in base alle condizioni della strada e alla posizione di guida. Una volta attivata, la modalità Auto consente di affrontare terreni e pendenze di ogni tipo automaticamente, senza il bisogno di cambiare modalità. Sui sentieri più impervi è possibile attivare la modalità Boost, per ricevere all’istante una coppia di 120 N·m e ben 1.000 W di spinta, per affrontare con facilità anche le salite più ripide.

Funzionalità aggiuntive

A ciò si aggiungono la modalità Camminata che fornisce assistenza intelligente mentre si spinge la bicicletta su salite ripide, la funzione Auto Hold che evita lo scivolamento della bici all’indietro sulle discese, e la funzione Assistenza alla partenza in salita che offre una spinta in più per gli avvii in pendenza. La bici è dotata inoltre di cambio marce stazionario, per garantire un’esperienza di guida semplice e intuitiva.

DJI continua a dimostrare la sua leadership tecnologica, non solo nei cieli con i suoi droni, ma anche sulla terra con le sue innovative soluzioni per le e-bike. Con Avinox Drive System e Amflow PL, il futuro delle mountain bike elettriche è più luminoso che mai.

 

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Guida Completa su come Utilizzare D-Flight per il Volo dei Droni

Guida Completa su come Utilizzare D-Flight per il Volo dei Droni

Negli ultimi anni, l’utilizzo dei droni è cresciuto esponenzialmente sia a livello amatoriale che professionale. Con l’aumento del traffico aereo di droni, la necessità di una regolamentazione e di strumenti per la gestione dello spazio aereo è diventata essenziale. D-Flight è una piattaforma online italiana, sviluppata per fornire supporto agli utenti di droni, garantendo sicurezza e conformità alle normative vigenti. Questa guida dettagliata ti aiuterà a comprendere come utilizzare D-Flight al meglio.
 

1. Introduzione a D-Flight

D-Flight è un servizio fornito da ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). La piattaforma è progettata per supportare i piloti di droni nell’accesso alle informazioni sullo spazio aereo, nella registrazione dei droni e nella pianificazione delle missioni di volo.

 2. Registrazione alla Piattaforma

Prima di poter utilizzare le funzionalità di D-Flight, è necessario registrarsi sulla piattaforma. Ecco i passaggi principali:

– Accesso al Sito Web : Vai su [D-Flight](https://www.d-flight.it).
– Creazione di un Account : Clicca su “Registrati” e compila il modulo con le tue informazioni personali. È importante fornire un indirizzo email valido e creare una password sicura.
– Verifica dell’Email : Riceverai un’email di conferma con un link per attivare il tuo account. Clicca sul link per completare la registrazione.

 3. Registrazione dei Droni

Una volta registrato, è fondamentale registrare i droni che intendi utilizzare. Ecco come fare:

– Login : Accedi al tuo account su D-Flight.
– Accesso alla Sezione Droni : Dal menu principale, seleziona “Droni” e poi “Registra un nuovo drone”.
– Compilazione del Modul : Inserisci i dettagli del drone, inclusi il modello, il numero di serie e altre informazioni richieste.
– Generazione del QR Code : Una volta completata la registrazione, verrà generato un QR code univoco che dovrà essere applicato sul drone.

 4. Pianificazione delle Missioni di Volo

D-Flight offre strumenti avanzati per la pianificazione delle missioni di volo, assicurando che i voli siano conformi alle normative e sicuri:

– Accesso alla Mappa : Dal menu principale, seleziona “Mappa”.
– Selezione dell’Area di Volo : Utilizza la mappa interattiva per selezionare l’area in cui intendi volare. La mappa mostra le zone con restrizioni, come aree aeroportuali e altre zone no-fly.
– Creazione della Missione : Clicca su “Crea missione” e inserisci i dettagli del volo, come il punto di decollo, la rotta e l’altitudine.
– Richiesta di Autorizzazione : In base all’area selezionata, potrebbe essere necessario richiedere un’autorizzazione per il volo. La piattaforma fornisce le istruzioni su come procedere.

5. Gestione delle Notifiche e dei Messaggi

D-Flight invia notifiche e messaggi relativi alle tue attività di volo. È importante tenere sotto controllo queste comunicazioni per rimanere aggiornato su eventuali modifiche o richieste di autorizzazione:

– Accesso alle Notifiche : Dal tuo account, seleziona “Notifiche” per visualizzare tutti i messaggi ricevuti.
– Risposta alle Richieste : Se ricevi una richiesta di ulteriori informazioni o modifiche, assicurati di rispondere tempestivamente per evitare ritardi nei tuoi piani di volo.

 6. Supporto e Assistenza

Se hai bisogno di assistenza, D-Flight offre diversi strumenti di supporto:

– FAQ e Guide: La sezione “Supporto” del sito contiene risposte alle domande più frequenti e guide dettagliate.
– Contatto Diretto: È possibile contattare il servizio clienti tramite email o telefono per assistenza personalizzata.

 7. Conclusione

Utilizzare D-Flight è essenziale per garantire la sicurezza e la conformità alle normative durante l’uso dei droni in Italia. Seguendo questa guida, sarai in grado di registrarti, registrare i tuoi droni, pianificare missioni di volo sicure e gestire tutte le comunicazioni necessarie. Buon volo!

Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di [D-Flight](https://www.d-flight.it) e inizia a esplorare tutte le funzionalità offerte dalla piattaforma.

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DJI esce dagli schemi: aspettiamoci un nuovo prodotto che non sia un drone

DJI esce dagli schemi: aspettiamoci un nuovo prodotto che non sia un drone

 
Nella giornata di ieri DJI ha pubblicato a sorpresa un nuovo video teaser che ha colto di sorpresa moltissimi appassionati. Già, perché sebbene negli anni il gigante cinese si sia distinto per essere il principale produttore mondiale di droni commerciali, ma abbia anche scelto di percorrere a 360 gradi la strada della video e fotografia, grazie ai numerosi dispositivi di ripresa e stabilizzatori che ha lanciato, questo video sembra aprire orizzonti del tutto nuovi per l’azienda di Shenzen.

Bastano infatti gli appena 6 secondi del video teaser per capire che, sebbene nelle ultime settimane abbiamo visto esplodere sia i rumor sul prossimo Mavic 4 che quelli sull’Air 3s, con ogni probabilità questa volta non ci troveremo di fronte al “solito” drone, né tantomeno a una camera o a un gimbal innovativo per le riprese professionali, bensì ad un’altra tipologia di prodotto, una linea di dispositivi completamente nuova che verrà aperta con il modello DJI Avinox, che poi è la scritta che si vede al centro del misterioso oggetto protagonista del video, che ricorda molto il motore elettrico di un mezzo di trasporto.

Del resto anche il titolo del video, “Power Your Ride”, strizza l’occhio al mondo delle due ruote, e infatti, sotto al video pubblicato, la maggior parte degli utenti di YouTube commenta entusiasta l’idea che possa magari trattarsi di una bicicletta o di una moto elettrica.

Insomma, ci sono abbastanza elementi per giustificare le speculazioni sul possibile ingresso di DJI nel settore della mobilità elettrica, ma per sapere se sarà davvero così, o se invece DJI ha in mente un altro tipo di sorpresa, dovremo comunque aspettare la mattina di domani, 3 luglio, quando alle 9 in punto il nuovo prodotto verrà ufficialmente svelato al mondo intero.

Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa entusiasmante novità da parte di DJI!

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DJI Lancia Anche in Italia la Connessione 4G per Droni Air 3 e Mini 4 Pro

DJI Lancia Anche in Italia la Connessione 4G per Droni Air 3 e Mini 4 Pro

 
 

DJI ha rilasciato un importante aggiornamento firmware e nuovi accessori che permettono ai droni Air 3 e Mini 4 Pro di sfruttare la connettività 4G. Questa funzionalità, resa possibile dal modulo DJI Cellular Dongle 2, è ora disponibile anche in Italia e in Europa, aprendo nuove possibilità per piloti e operatori. Tuttavia, questo sistema non funziona in Thailandia, Stati Uniti, Iran, Corea del Nord, Siria, Cuba, Russia, Ucraina, Israele e Palestina.

DJI Cellular Dongle 2: Caratteristiche Tecniche

Il DJI Cellular Dongle 2 è un modulo compatto e leggero, pesante solo 11,5 grammi, che si collega ai droni tramite porta USB-C. Supporta gli standard di telecomunicazione TDD-LTE, FDD-LTE e WCDMA, coprendo un’ampia gamma di bande di frequenza per garantire la massima compatibilità con gli operatori di rete mobile in tutto il mondo. Collegato al drone, il dongle usufruisce di una doppia antenna per una connessione stabile e affidabile e integra un vano per schede Nano SIM.

Integrazione con Air 3 e Mini 4 Pro

Sul drone Air 3, il dongle è ospitato all’interno grazie a un alloggiamento già presente sulla parte superiore del drone. Per il Mini 4 Pro, è necessario un kit di montaggio aggiuntivo (31,5 grammi incluso il cavo).

Vantaggi della Connessione 4G

La connessione 4G supera i limiti della trasmissione OcuSync, consentendo ai droni di volare in scenari operativi complessi, come aree urbane o con ostacoli, dove la connessione radio può essere compromessa. Tecnicamente, questo modulo permette anche la conduzione del drone oltre la linea di vista del pilota (BVLOS), anche se DJI consiglia l’utilizzo del 4G nel volo a vista (VLOS), in condizioni di luce diurna e a relativamente bassa altezza.

È importante sottolineare che la connessione 4G non può essere selezionata manualmente. Inoltre, il drone può decollare solo se è attivo il collegamento radio OcuSync con il radiocomando. Lo switch automatico alla connessione 4G avviene durante il volo nel caso in cui la connessione radio OcuSync si indebolisca. Tuttavia, bisogna fare attenzione alla latenza in 4G, che potrebbe ridurre la reattività del drone ai comandi impartiti dal pilota.

Raccomandazioni di Utilizzo

DJI raccomanda una velocità di upload di almeno 5 Mbps per garantire una trasmissione video fluida e stabile. È importante notare che 30 minuti di volo consumano circa 1 GB di dati. DJI sconsiglia l’uso di SIM IoT e consiglia di non rispondere alle telefonate in modalità 4G, poiché potrebbero interrompere la connessione dati, attivando la procedura di ritorno a casa automatico, hovering o atterraggio sul posto.

La connessione 4G è compatibile sia con il radiocomando RC-N2 che con l’RC2, sfruttando la connessione dati dello smartphone dell’utente, che deve essere almeno di tipo 4G. La comunicazione con il drone avviene tramite un server DJI, con un servizio gratuito per il primo anno e un contributo richiesto a partire dal secondo anno.

Normative e Prezzi

Dal punto di vista normativo, l’utilizzo del DJI Cellular Dongle 2 non modifica la classe C1 del drone Air 3. Per il Mini 4 Pro con marcatura C0, il dongle non può essere utilizzato in quanto farebbe superare la soglia di 250 grammi. Per il Mini 4 Pro marcato C1, l’utilizzo del modulo 4G è consentito anche in Open Category in quanto elencato nella dichiarazione di conformità come accessorio ufficiale, ma sempre nel rispetto del volo a vista (VLOS).

Le maggiori potenzialità della connessione 4G si esprimono negli scenari BVLOS (Beyond Visual Line of Sight), dove vi sono nuove opportunità per operazioni complesse, previo ottenimento delle relative autorizzazioni operative ENAC nell’ambito delle operazioni specific (PDRA / analisi rischi SORA).

Prezzi

Per l’Air 3, il costo complessivo ammonta a 149€ per il DJI Cellular Dongle 2, a cui si aggiungono le spese per la SIM dati e, dal secondo anno, un canone per il servizio DJI. Per il Mini 4 Pro, oltre al costo del dongle (149€), è necessario acquistare anche la staffa di montaggio (20€), portando il totale a 169€, più le spese per la SIM dati e il canone annuale DJI.

Il DJI Air 3 (con RC-N2) è disponibile a 899€ (sconto 18%) su Amazon, e il Mini 4 Pro (con RC-N2) a 649€ (sconto 19%) su Amazon.

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Operatori di Droni: Scade il 30 Giugno la Possibilità di Dichiarare gli Scenari Standard Italiani

Operatori di Droni: Scade il 30 Giugno la Possibilità di Dichiarare gli Scenari Standard Italiani

 
 

Il mondo italiano dei droni utilizzati per scopi professionali sta per affrontare un importante cambiamento normativo. Alle ore 23:59 del 30 giugno 2024 scade il termine ultimo per dichiararsi operatori degli Scenari Standard Italiani (STS-IT) per le operazioni con droni. Questo termine, fissato inizialmente dal regolamento europeo al 31 dicembre 2023, è stato prorogato in Italia da ENAC al 30 giugno 2024, dopo aver constatato la scarsa disponibilità di droni con marcatura C5 e C6 obbligatori per gli Scenari Standard Europei (STS-EU).

Questa scadenza è particolarmente rilevante per chi intende svolgere operazioni professionali con droni in Italia, specialmente in contesti urbani o in prossimità di aeroporti. Gli STS-IT per le operazioni VLOS (Visual Line of Sight) offrono infatti maggiore flessibilità rispetto agli Scenari Standard Europei, permettendo l’utilizzo di droni senza marcatura di classe fino a 10 kg in ambito urbano e fino a 25 kg in ambito non urbano, senza la necessità di paracadute e senza la necessità di un terminatore di volo indipendente per droni fino a 4 kg.

Per beneficiare di questi vantaggi, è necessario registrarsi come operatore su D-Flight e dichiarare almeno un drone negli STS-IT entro la scadenza. Questa dichiarazione rimarrà valida fino al 31 dicembre 2025, consentendo l’uso di droni registrati nell’ambito degli STS-IT.

È importante sottolineare che la figura dell’operatore è distinta da quella del pilota. Mentre il pilota necessita di specifiche abilitazioni per la conduzione, chiunque può registrarsi come operatore su D-Flight senza particolari requisiti. Questo permette anche a chi non è ancora pilota, ma intende entrare nel settore, di assicurarsi i vantaggi degli STS-IT per il futuro o nell’immediato, nel caso si avvalga di un pilota abilitato.

Procedura di Dichiarazione STS-IT

Per dichiarare un drone negli STS-IT, sono necessari i seguenti passaggi:

  1. Abbonamento Pro su D-Flight: Costo di 24€ annuali.
  2. Acquisto di un QR Code Pro per il drone: Costo di 96€.
  3. Pagamento dei diritti ENAC: Costo di 94€, salvo si disponga di una fattura precedente ancora valida.

Raccomandazioni

Consigliamo vivamente a tutti gli interessati al settore dei droni professionali di effettuare la dichiarazione entro il 30 giugno, per garantirsi maggiore flessibilità operativa nei prossimi 18 mesi. Non perdere l’opportunità di beneficiare di queste condizioni favorevoli per operare con droni in Italia.

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Pianifica le Missioni di Volo con il Drone: Evita le No-Fly Zone – Copy

Droni al Servizio della Salute: Il Progetto U-ELCOME per la Consegna di Farmaci nelle Aree Remote

 
 

Fucino, Italia – La consegna di farmaci nelle località remote è spesso un’impresa ardua, soprattutto in territori montuosi e durante i rigidi mesi invernali. Con l’obiettivo di superare queste sfide e garantire un servizio essenziale ai cittadini anche nelle aree più difficili da raggiungere, è stato lanciato il progetto U-ELCOME. Presentato ieri presso il Centro Spaziale del Fucino, il progetto vede la partecipazione di Telespazio come operatore di droni e partner tecnologico.

Innovazione al Servizio del Parco Naturale Regionale Sirente Velino

L’area del Parco Naturale Regionale Sirente Velino è caratterizzata da strade impervie e condizioni meteorologiche spesso avverse, che complicano la consegna dei farmaci ospedalieri. Il progetto U-ELCOME mira a superare questi ostacoli utilizzando tecnologie avanzate di velivoli a pilotaggio remoto e sistemi satellitari. Queste soluzioni saranno testate e sperimentate nei prossimi mesi per assicurare che i farmaci raggiungano le persone che ne hanno bisogno.

Una Logistica Efficiente con l’Aiuto dei Droni

Il progetto prevede che i droni trasportino i farmaci dagli ospedali dell’Aquila e di Avezzano verso appositi hub di prossimità situati nei Comuni di Castelvecchio Subequo, Rocca di Mezzo e San Demetrio ne’ Vestini. Da questi hub, i farmaci saranno poi raccolti e consegnati ai pazienti da un farmacista. L’avio-superficie del Comune di Celano fungerà da scalo tecnico, rendendo più efficiente l’esecuzione del servizio tra i Comuni del Parco.

La Tecnologia di Telespazio

Telespazio, con le sue avanzate tecnologie nel campo dei velivoli senza pilota e dei servizi di navigazione e comunicazione satellitare, sarà al centro del progetto. La società gestirà l’intero servizio di consegna tramite la piattaforma proprietaria T-DROMES®, che fungerà da centro di controllo in cloud per la pianificazione, l’esecuzione del volo e la richiesta di autorizzazioni. Questa piattaforma offrirà significativi benefici in termini di ottimizzazione e semplificazione delle rotte di volo. I droni commerciali impiegati saranno equipaggiati con la box TPZ Air 100, il cui comando e controllo sarà gestito attraverso canali di comunicazione satellitare e terrestre.

La Fase Sperimentale e Oltre

Nella fase iniziale della sperimentazione, il servizio di consegna sarà limitato a farmaci che non necessitano di refrigerazione. I droni opereranno in modalità BVLOS (Beyond Visual Line of Sight), con un’autonomia di volo di 35 km su rotte prestabilite e la possibilità di effettuare soste intermedie per la ricarica. Dopo questa fase sperimentale, l’obiettivo è quello di affinare tecnologie, procedure e processi per implementare il servizio a pieno regime entro il 2025.

Un Progetto Europeo di Ampio Respiro

Il progetto U-ELCOME è parte dell’iniziativa europea SESAR 3 JU Digital Sky Demonstrators, coordinata dall’Eurocontrol Innovation Hub, e coinvolge 51 partner tra Italia, Spagna e Francia. Questa collaborazione mira a creare un sistema comune di deployment per l’U-space, migliorando l’integrazione dei droni nello spazio aereo europeo.

Con il progetto U-ELCOME, l’innovazione tecnologica si mette al servizio della salute, garantendo che anche le comunità più isolate possano ricevere i farmaci di cui hanno bisogno in modo tempestivo e sicuro.

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Pianifica le Missioni di Volo con il Drone: Evita le No-Fly Zone

Come volare nella No-Fly zone ?

 

L’uso dei droni sta diventando sempre più popolare in Italia, ma con l’aumento delle aree soggette a restrizioni normative (le cosiddette No-Fly Zone), è fondamentale che i piloti di droni verifichino sempre le aree geografiche prima di ogni volo. Non rispettare queste regole può portare a pesanti multe e addirittura a denunce penali.

Tipologie di Zone Restrittive

Esistono diverse tipologie di zone restrittive, ognuna con specifiche condizioni di volo:

  • P (Proibita): volo sempre interdetto.
  • R (Regolamentata): zona soggetta a restrizioni di volo (specifiche condizioni).
  • D (Dangerous): zona pericolosa per attività di volo.

Zone P (Aree Proibite)

Le zone di tipo P includono aree dove il volo è sempre interdetto. Queste aree comprendono:

  • ATZ aeroportuali
  • Siti industriali
  • Carceri
  • Beni culturali
  • Caserme militari
  • Parchi nazionali
  • Riserve naturali

Zone P o R (Aree Proibite o Regolamentate)

In queste zone il volo è interdetto, ma potrebbe essere possibile in alcune condizioni specifiche. Esempi includono siti industriali, carceri, beni culturali, caserme militari, e altre aree sensibili.

Parchi e Riserve Naturali

Il volo è generalmente interdetto anche se la zona non risulta vietata su D-Flight. Secondo l’articolo 793 del Codice della Navigazione, l’ENAC può vietare il sorvolo su determinate zone per motivi di sicurezza o ordine pubblico su richiesta della competente amministrazione. Quindi, è proibito sorvolare solo quelle aree nei parchi dove il divieto è stato approvato dall’ENAC e pubblicato sulla piattaforma D-Flight.

Zone P e D (Aree Proibite e Pericolose)

Queste zone sono interdette e pericolose. I piloti devono prestare particolare attenzione alla natura pericolosa delle attività all’interno di queste aree.

Operazioni in Categoria OPEN

Prima di ogni volo, l’operatore UAS deve prendere visione della Circolare ENAC ATM-09A riguardo l’utilizzo dello spazio aereo e la conformazione delle zone geografiche UAS. Deve verificare la propria zona di operazioni sulle mappe presenti sul portale D-Flight. In base al colore della zona, l’altezza di volo consentita può variare (es.: “zona rossa” 0 m, “zona arancione” 25 m, ecc.).

Se non è possibile volare in categoria OPEN, le operazioni devono essere condotte in categoria SPECIFIC.

Operazioni in Categoria SPECIFIC

Le operazioni in categoria SPECIFIC possono essere condotte secondo scenari standard (STS) o secondo quanto riportato nell’Autorizzazione Operativa rilasciata da ENAC. Secondo la Circolare ENAC ATM-09A, le operazioni devono seguire determinate procedure in casi specifici:

  1. Operazioni nelle vicinanze degli aeroporti (civili e militari).
  2. Qualora richiesto dalla valutazione di rischio secondo l’art. 11 del Regolamento (UE) n. 2019/947.
  3. Operazioni nello spazio aereo oltre i 120 m di altezza dal punto più vicino alla superficie terrestre.

In questi casi, è necessaria la creazione di una riserva di spazio aereo per le operazioni dell’UAS, e l’operatore deve ottenere il nulla osta all’utilizzo dello spazio aereo dalla Direzione Aeroportuale ENAC competente per territorio o dall’Aeronautica Militare, a seconda se si tratti di un aeroporto civile o militare. Questo nulla osta può comportare l’istituzione di una “zona temporaneamente regolamentata” (R), resa pubblica con NOTAM o Supplemento AIP e rappresentata nel portale D-Flight.

Conclusioni

La pianificazione delle missioni di volo con il drone è essenziale per evitare sanzioni e problemi legali. Controllare sempre le mappe e le restrizioni sul portale D-Flight è un passo imprescindibile per garantire la sicurezza e la conformità alle normative vigenti. Per maggiori dettagli su come pianificare i tuoi voli e rispettare le normative, visita il sito di SouthDrone.

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FOTOGRAMMETRIA LIDAR BOCCADIFALCO PALERMO SOUTHDRONE

FOTOGRAMMETRIA e LIDAR: Aeroporto di Boccadifalco per mitigazione rischi

FOTOGRAMMETRIA e LIDAR

Aeroporto "Francesco e Giuseppe Notarbartolo"
di Palermo-Boccadifalco

Lavoro svolto all’aeroporto “Francesco e Giuseppe Notarbartolo” di Palermo-Boccadifalco per mitigazione rischi

Scheda Tecnica della Fotogrammetria e del LIDAR

Lavoro svolto a Palermo, in Sicilia, utilizzando le tecniche della Fotogrammetria e della scansione Lidar per il rilievo sedime aeroportuale dell’aeroporto “Francesco e Giuseppe Notarbartolo” di Palermo-Boccadifalco. Il Rilievo è stato richiesto per lo studio e la mitigazione degli ostacoli in area di volo.

  • Drone – Matrice 300 RTK
  • Camera – DJI Zenmuse P1
  • Ricevitore GNSS – Trimble R2
  • Software di Elaborazione – Agisoft Metashape
  • LIDAR – DJI Zenmuse L1

Aeroporto “Francesco e Giuseppe Notarbartolo” di Palermo-Boccadifalco, Sicilia, Italia

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