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Droni per Monitorare le Autostrade Italiane

Droni per Monitorare le Autostrade Italiane

Il programma Falco, avviato con l’obiettivo di impiegare droni per monitorare il traffico e supportare le squadre di viabilità di Autostrade per l’Italia, è ora giunto alla sua seconda fase. Di recente, Autostrade per l’Italia (Aspi) ha pubblicato un aggiornamento sui risultati ottenuti finora e le prospettive future attraverso il suo sito ufficiale.

 Droni sulle Autostrade Liguri

Il programma si svolge in collaborazione con l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che ha autorizzato l’uso di droni in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight) su cinque siti del tratto ligure della rete autostradale. Questo tratto è stato scelto per le sue caratteristiche strutturali e il territorio complesso dal punto di vista orografico. La fase 2 del progetto si sta attualmente svolgendo sui seguenti tratti autostradali:

– A26, dal bivio A10 a Ovada
– A10, tra Cogoleto e Varazze

Il progetto Falco ha previsto l’installazione di apposite base station nelle aree designate, che fungono da “nidi” dove i droni possono alloggiare e ricaricarsi tra una missione e l’altra.

 Monitoraggio Remoto e On Demand

In questa seconda fase, i droni vengono pilotati da remoto, con missioni che possono essere pianificate o attivate on demand per specifici eventi come code, incendi o materiali dispersi. Queste missioni, gestite dal centro di controllo del traffico, consistono nel monitoraggio in tempo reale delle condizioni della viabilità e dell’infrastruttura. La prospettiva aerea consente di tenere sotto controllo non solo il traffico, ma anche la segnaletica stradale, i cantieri, lo stato della pavimentazione e del verde. Questi elementi sono cruciali per attivare tempestivamente le forze dell’ordine e le squadre di soccorso, nonché per identificare necessità di intervento o ripristino sull’infrastruttura.

 Dati della Seconda Fase

Voli pianificati:
– 1407 missioni pianificate, con un tasso di successo dell’82%
– Del 18% di missioni non partite, il 70% è stato annullato a causa del maltempo
– 191 ore di volo con 2837 km percorsi

Voli su chiamata:
– 53 missioni su chiamata
– 12,5 ore di volo con 84 km percorsi

 Evidenze

– Incremento dell’11% degli eventi rilevati
– Diminuzione del 50% dei tempi di intervento

Prospettive Future

Al termine della seconda fase di sperimentazione, i dati raccolti verranno utilizzati per istruire l’IA al riconoscimento automatico di eventi critici come veicoli fermi o incidenti. L’obiettivo è che in futuro gran parte di questi processi vengano automatizzati, diventando routine e aiutando i tecnici a rilevare potenziali criticità, migliorando i tempi di intervento e la qualità del servizio.

“Con il Progetto Falco stiamo testando l’uso dei droni per il monitoraggio del traffico in tempo reale,” spiega Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “Questo sistema potrà essere utilizzato per le ispezioni su ponti e viadotti, ponendoci all’avanguardia a livello mondiale per innovazione tecnologica. L’obiettivo ultimo è una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca informazioni puntuali e immediate sia a chi percorre la rete autostradale sia a chi la gestisce. Le autostrade sono e resteranno per molti anni la spina dorsale del Paese e della sua economia. Con questa consapevolezza, il Gruppo lavora ogni giorno con determinazione affinché sulla rete si faccia quel salto tecnologico indispensabile per accompagnare la transizione verso la mobilità del futuro, nel segno della sicurezza e della sostenibilità.”

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