Southdrone

SOUTHDRONE

DJI aggiorna in silenzio i manuali dei vecchi droni: aggiunta la voce MTOW

DJI aggiorna in silenzio i manuali dei vecchi droni: aggiunta la voce MTOW

DJI, a sorpresa, ha aggiornato il manuale d’uso del Mavic Pro, inserendo nella scheda del drone la voce MTOW, ossia il peso massimo al decollo. Dall’area “downloads” relativa a questo modello di drone, infatti, è possibile visualizzare (e scaricare) il manuale e notare, nella prima riga dell’appendice in fondo al documento, la comparsa della voce “Peso massimo al decollo”, elemento prima assente e che rendeva questo velivolo non utilizzabile in base alla normativa vigente, al pari di altri modelli “datati”.

Prima di questo sviluppo, l’ultima mossa significativa di DJI sul fronte dell’impegno per rendere i suoi droni meno recenti conformi al nuovo regolamento europeo 2024 risaliva a qualche mese fa, quando lo scorso maggio, tramite un aggiornamento software, ha reso l’Air 2S utilizzabile in categoria C1. Questo gesto è stato apprezzatissimo dai molti utenti che ancora oggi volano con quel modello e che a gran voce, dall’inizio dell’anno, chiedevano un intervento di DJI in quest’ottica.

Per quanto riguarda i modelli ancora precedenti, invece, si era ormai persa la speranza e la tendenza globale era quella alla rassegnazione, specie di fronte all’ovvia mancanza di interesse da parte di DJI, che per ragioni di business preferisce concentrare l’attenzione sui nuovi droni. Eppure, la determinazione di un pilota italiano è stata tale per cui anche il colosso mondiale dei droni ha alla fine accettato di scendere a patti con la normativa.

Trattandosi di un drone dal peso superiore ai 250 grammi, ovviamente, l’aggiunta della voce MTOW (peso massimo al decollo) lo rende utilizzabile in base alla normativa solo in sottocategoria Open A3, perciò lontano almeno 150 metri da zone residenziali, industriali, commerciali e ricreative, mantenendo una distanza di almeno 50 metri da persone non coinvolte, a patto ovviamente di essere in possesso anche dell’Attestato A1-A3, in regola con l’assicurazione ed essersi regolarmente registrati come operatore su d-flight.it.

Cosa succederà adesso? Sull’onda del successo ottenuto, con pazienza e perseveranza, da Furio Bernardini, è probabile che arrivino a DJI molte altre pressioni per aggiornare allo stesso modo i manuali di altri “droni di una certa età”. Di conseguenza, immaginiamo che a Shenzhen, visto l’ormai importantissimo precedente, accetteranno di accontentare le ulteriori richieste, contando sul fatto che gli incredibili passi avanti compiuti negli anni nello sviluppo tecnologico dei propri droni restano un valore aggiunto al quale pochissimi “vecchi” piloti accetteranno di rinunciare.

Seguici sui Social per non perderti gli Aggiornamenti sui nostri Lavori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *